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Esperienze Esino

2015
dalle sorgenti alla foce
5 giorni a piedi lungo l'Esino
 

Il fiume Esino è un elemento del territorio che oggi consideriamo con indifferenza se non quando, con le sue esondazioni,  determina danni alle nostre proprietà incutendoci timore.

Eppure il fiume Esino non è e non dovrebbe essere visto come una minaccia.

Al contrario, l’Esino è la matrice fisica e culturale della nostra terra.

Il mito rivela il carattere sacrale che il fiume ebbe nell’antichità. Infatti il  suo nome deriva per alcuni da una divinità: Eso, dio toro celtico, per altri dal mitico re dei pelasgi  Esio.

Sta di fatto che le principali città che furono costruite nella valle trassero da lui il loro nome: Aesis (Jesi), Aesia (Esanatoglia), Cerreto d’Esi.

Quelle stesse città, assieme a quelle che si sono aggiunte nella storia, oggi non guardano più al loro fiume.

Jesi, che il geografo arabo Edrisi nel X sec. chiamò “città bella sopra un fiume”,  sembra non corrispondere più a quella definizione.

Il recupero della nostra identità culturale e del legame alla nostra terra passa necessariamente attraverso la ri-scoperta del fiume Esino.

 

Come nuovi esploratori vogliamo conoscere e far conoscere il fiume Esino percorrendolo a piedi, dalle sorgenti alla foce, descrivendolo, rappresentandolo, traendone spunto per discussioni attorno al rapporto tra noi,  le nostre comunità, la terra che abitiamo e le sue risorse.

Ogni città che incontreremo lungo il cammino sarà coinvolta in questa esperienza attraverso eventi conviviali,  rappresentazioni teatrali, momenti di partecipazione e confronto attorno alle idee per una riqualificazione dei luoghi spazio urbano che si relazionano al fiume.  

Come antichi pellegrini chiederemo alle amministrazioni locali soltanto la cortesia dell’ospitalità, mettendo a disposizione i luoghi d’incontro per la durata di due o tre ore. Alle realtà economiche che operano lungo l’Esino chiederemo un piccolo sostegno: quanto basta per portare a termine il nostro umile viaggio.

Di questa esperienza forse sarà realizzato un film, forse ne parleranno i giornali e la televisione. Oppure rimarrà solo il ricordo del passaggio di alcuni viandanti che indicavano alla gente a guardare la loro terra con occhi nuovi, e assieme a quel ricordo resterà qualcosa di buono nel cuore di ognuno.

Published August 23, 2023

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...In questo cumulo di macerie, di accampamenti di cemento, il fiume si insinua come una vena di linfa vitale.

Il fiume scorre, nonostante l'azione desertificante dell'uomo. Genera vita, cicatrizza rapidamente le sue ferite e penetra fino nel subconscio dello spazio urbanizzato col suo carico di ignoto, di naturalità incontrollabile, di eterna e inconcepibile fecondità. Ci impone il linguaggio della poesia e del mito, spezzando le maglie delle logiche funzionali e produttive. Irrompe, indomabile, dolce e terribile, come solo un Dio sa essere...

 

Carlo Brunelli

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